lunedì 17 novembre 2008

Documento conclusivo: raccomandazioni

NOI RACCOMANDIAMO

Aspetti politici

- Di organizzare dibattiti aperti tra scienziati, politici e giovani Europei, in ogni stato membro così come a livello europeo al fine di chiarire una visione comunemente condivisa di ciò che dovrebbe essere promosso come società europea della conoscenza.

- Di assicurare ad ogni cittadino dell’Unione Europea le stesse condizioni di studio in ogni stato membro, qualunque sia la sua cittadinanza.

- Che l’intera società e le autorità pubbliche promuovano socialmente e finanziariamente lo status e il lavoro di scienziati, insegnanti e educatori per rendere prestigiose queste professioni.

- Di estendere programmi di scambio all’interno dell’Europa a tutti, non soltanto agli studenti, ma anche ai lavoratori.

Aspetti scientifici


- Di incoraggiare l’interesse per la scienza e la tecnologia creando e rafforzando collegamenti sistematici tra educazione di base e lavori scientifici recenti.

- Di creare un istituto per la supervisione della ricerca europea, in modo da migliorare la comunicazione tra scienziati attraverso la costruzione di una banca dati universale dove possano essere reperite informazioni sulle diverse materie di ricerca.

Aspetti educativi

- Di unificare e stabilire a livello europeo un sistema d’assegnazione crediti per i programmi di life-long learning permettendo l’aggiornamento e l’acquisizione di nuova conoscenza lungo tutto l’arco della vita.

- Che l’Unione Europea e tutti gli stati membri, al fine di trasformare l’informazione in conoscenza, considerino di fondamentale importanza la promozione e lo sviluppo del pensiero critico, quale uno dei maggiori problemi educativi e scientifici.

- Che i sistemi educativi favoriscano maggiormente la conoscenza dell’Unione Europea e dei suoi principi promuovendo la multiculturalità.

- Che l’apprendimento della lingua inglese e di altre due lingue europee, compresa la lingua madre, sia reso obbligatorio in tutti i livelli della scuola dell’obbligo in ogni stato Europeo.

- Che le autorità europee promuovano metodi educativi alternativi, quali i sistemi d’educazione non formale e che tengano conto delle abilità pratiche.

- Che agli studenti d’ogni livello venga offerto l’accesso ad una pluralità di metodi di insegnamento.

- Che i sistemi educativi sviluppino la capacità degli studenti di “imparare ad imparare” con l’obiettivo di metterli in grado di adattarsi ad un ambiente in rapida evoluzione.

- Che l’educazione secondaria integri l’apprendimento di concetti economici e finanziari di tipo pratico.

- Di creare una piattaforma europea, attraverso la quale gli educatori possano condividere le loro esperienze ed apprendere differenti metodologie didattiche.

Aspetti culturali

- Di organizzare un evento annuale chiamato “Capitale Europea della Scienza” che venga realizzato a rotazione in ogni paese dell’Unione Europea.

- Di garantire a tutti l’accesso gratuito alle biblioteche all’interno dell’Unione Europea.

Aspetti sociali

- Che l’Unione Europea assicuri il supporto finanziario necessario a migliorare l’accessibilità e la qualità dei trasporti pubblici in tutta Europa per tutti, e specialmente per le persone diversamente abili, allo scopo di favorire il loro accesso all’educazione e di favorire la loro mobilità internazionale.

- Che sia facilitato un accesso equo all’educazione, fornendo ai cittadini economicamente svantaggiati aiuti economici sufficienti a coprire le spese necessarie per vivere durante gli studi.

Aspetti economici

- Di sviluppare politiche che incoraggino gli scienziati a rimanere all’interno dell’Unione Europea allo scopo di rendere migliore la scienza europea.

- Di promuovere software open-source e sostenere standard aperti attraverso una legislazione nazionale ed europea.

- Che sia fornito un servizio Internet gratuito a tutti gli abitanti dell’Unione Europea.

- Che ogni cittadino abbia l’opportunità di ricevere gratuitamente l’educazione a tutti i livelli. L’educazione dovrebbe essere finanziata interamente mediante tasse in modo trasparente e indipendente dal settore privato.

- Di esentare dalle tasse le piccole e medie imprese che investono in scienza, ricerca e sviluppo all’interno dell’Unione Europea.

- Che ai cittadini europei che pagano le tasse sia riconosciuto il diritto di destinarne una certa porzione a organizzazioni sociali o scientifiche di loro scelta.

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